I Cacciatori

La riserva alpina di Colle Santa lucia

La Riserva Alpina di Caccia di Colle Santa Lucia si occupa principalmente di attività venatoria, ma non solo. Svolge anche un’importante funzione di mantenimento e cura del territorio locale attraverso il ripristino dei sentieri e lo sfalcio dei prati. La superficie utile alla caccia è di ha 945 su una superficie comunale di ha 1524.

Breve storia della riserva

Il primo documento è una “ sceibe “ del 1909 in cui viene ricordata la riapertura di un “casino “ (casa di caccia ) con camosci in primo piano e un cacciatore con cane . Il bersaglio ricordo è nella tradizione tirolese e probabilmente era stato creato per i festeggiamenti dei 100 anni di Andreas Hofer (Colle Santa Lucia faceva parte dell’impero ausburgico).
Dopo il passaggio all’Italia del 1918 e alla provincia di Belluno del 1923, la riserva era stata aggregata a Selva costituendo la “Sottosezione Val Fiorentina“ ancora in essere fino al 1972, anche se di fatto già divisa in due riserve comunali. Dal 1972 in applicazione della legge n°17 che ripristinava le riserve comunali alpine (cancellate nel 1967) poteva essere costituita la RISERVA COMUNALE ALPINA DI CACCIA DI COLLE SANTA LUCIA autonoma. Dal 1972 il numero dei soci è aumentato anche oltre i 20 con vari presidenti che dopo Chizzali Guido che per anni fino agli anni 70 ha diretto la riserva (Chizzali Aurelio, Chizzali Giancarlo, Chizzali Maurizio, Colleselli Alberto). Nel 1977 è stato preso il primo camoscio, nel 1986 il primo cervo.